Archivio per Napoli

Napoli-Juventus, la città del sole non del crimine…

Posted in Screw with tags , , , on 29 novembre 2011 by malatodimaldini

... il maltempo...

Questa sera verrà recuperata la partita valida per l’undicesima giornata di Campionato tra Napoli e Juventus, rinviata lo scorso 6 Novembre a causa del maltempo.
Partita fondamentale per entrambe le squadre, potrebbe segnare un bivio per la stagione della squadra di Conte, come per quella di Mazzarri.
La Juventus si trova  all’inizio di un mese di fuoco, dove giocherà praticamente ogni 3 giorni e con la pesante assenza di Marchisio in mezzo al campo, mentre la squadra partenopea è praticamente al completo ma con un “handicap” psicologico che gli impedisce di trovare quella continuità di risultati voluta dall’ambiente.

Dal nostro punto di vista, sarebbe ben gradito  un pareggio, sia per evitare una possibile fuga della Juventus sia per non vedersi avvicinare troppo dal Napoli. Non dispiacerebbe comunque anche una vittoria della squadra di Mazzarri, giusto per veder smorzato un pò l’entusiasmo della squadra bianconera, che ultimamente è veramente alle stelle.

Come ho già avuto modo di esternare in settimana, credo che questa Juventus sia un mezzo bluff. Non tanto per la qualità dell’undici titolare, che credo inferiore solo al nostro, ma per il fatto che il gioco di Conte, molto dispendioso dal punto di vista fisico, richieda una panchina lunga, cosa che evidentemente la squadra bianconera non ha. In questo dicembre di fuoco verrà fuori il vero valore di questa squadra e se sarà competitiva per lo scudetto. Pronostico comunque un ottimo campionato e una qualificazione facile in Champions.

Per quanto riguarda il Napoli ho già scritto nel primo paragrafo, però non posso esentarmi dal commentare alcune dichiarazioni di De Laurentiis . Subito dopo il furto, con tanto di pistola puntata alla testa, alla giovane fidanzata di Lavezzi il patron partenopeo ha così commentato: “Napoli non è una città violenta e semmai la capitale del crimine ora è Roma. Certo in momenti come questi chi gira con auto e orologi di lusso dimostra di non essere diventato abbastanza napoletano“.

Il Sempre Sobrio De Laurentiis

Chi rilascia una dichiarazione del genere dimostra in primo luogo una scarsa intelligenza e in secondo luogo un ipocrisia fuori dal comune, ( e sto evitando apposta di commentare la parte sulla “napoletanità”) infatti il suddetto De Laurentiis mi deve ancora spiegare perché le squadre del passato hanno avuto calciatori a cui non è mai successo nulla?
Sarà che a pensar male si fa peccato ma molto spesso s’azzecca, però chi rilascia certe dichiarazioni deve poi prendersi le responsabilità di contrattacchi allo stesso “livello di bassezza”.

Milan-Catania, dietrologie, l’ilare Montolivo

Posted in Screw with tags , , , , on 7 novembre 2011 by marcovan

Milan-Catania. E’ stata una gara messasi subito bene, controllata agevolmente e alla fine aggiudicata con un largo punteggio. Anche con un po’ di fortuna, poiché se il fallo di mano in area di Zambro fosse stato sanzionato col rigore – che probabilmente non c’era ma qualora fosse stato concesso non avrei di certo gridato allo scandalo – forse ora saremmo qui a parlare di tutt’altra partita. Ad ogni modo, vittoria meritata, gran bel Milan, specie in attacco (mamma mia Ibra e Binho!), e tabella di Acciuga rispettata. A proposito di Allegri, alcune sue scelte ed esclusioni mi lasciano ancora perplesso (ma è normale, è impossibile concordare su tutto e con tutti, nella vita), però devo dire che trovo sconcertante l’ossessione che ha nei suoi riguardi una parte (invero assai abbondante) del tifo rossonero. Non so: o Acciuga è affetto dalla morbosa mania di trombarsi esclusivamente madri/figlie/sorelle di tifosi rossoneri oppure – e visti i tempi cupi che corrono sarebbe anche comprensibile – vi è in giro un esercito di pretendenti al posto di lavoro occupato al momento dal livornese.

Dietrologie. Dopo le palesi sceneggiate tendenti ad influenzare le istituzioni sportive ad ogni livello, cominciate l’anno scorso dal duo Mazzarri-De Laurentiis e proseguite fino ad oggi, concordo sul fatto che tutto ciò che avviene di anomalo che in qualche modo possa favorire il Napoli  tende a destare qualche legittimo sospetto. Ma vivaddio, una volta tanto, di fronte a certi accadimenti, sfiliamoci la maglia da tifosi e tentiamo d’ indossare quella di Prefetto di Napoli: cosa fareste voi al suo posto, con l’acqua che cade a catinelle,  all’indomani di un disastro come quello ligure,  in occasione di un evento sportivo in grado di mandare a zonzo per la città  60000 anime? Poi okay, il Napoli calcio non avrebbe  dovuto essere presente alla riunione in cui si è decisa la sospensione della gara e la società partenopea ha dimostrato la consueta eleganza, ma la sostanza non cambia: il Prefetto di Napoli ha preso la decisione più saggia, ed il vittimismo dei gobbi, specie in una situazione come questa, è totalmente fuori luogo e alquanto sgradevole.

L’ilare Montolivo. E’ accaduto durante il minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Genova. Il giocatore viola non ha saputo trattenersi e si è lasciato scappare una specie di smorfia somigliante ad un sorriso. Lui si è poi  scusato ed ha rivelato di essersi vergognato non appena si è imbattuto nella foto che lo sta sputtanando per tutta la Penisola. Ha abbozzato pure una spiegazione, l’ex capitano viola: sarebbe colpa della tensione che tavolta gli gioca brutti scherzi.  Voglio credergli, poiché di altre spiegazioni, a parte forse quella della follia, non riesco a trovarne.

Troppo facile

Posted in Screw with tags , , , , , on 16 ottobre 2011 by marcovan

Troppo facile

Direi che esaltarsi per una vittoria del genere contro questo Palermo è eccessivo. Intendo dire: se è vero, come affermano i più entusiasti fra noi, che la nostra rosa è talmente forte da fare a fettine lo scalcinato torneo nazionale, il Milan ieri sera non ha svolto altro che ordinaria amministrazione. Una squadra quella di Mangia che ha badato soltanto a difendersi (male), senza abbozzare praticamente mai un benché minimo timido tentativo d’attacco. Troppo facile, occorrono conferme.

Anche l’incerto e pavido Allegri degli ultimi tempi è atteso da esami ben più rilevanti rispetto alla comoda situazione di ieri. Comoda perché, oltre che dalla pochezza degli avversari, è stata favorita dalle assenze per gli infortuni dei mammasantissima. Troppo facile inserire i nuovi acquisti Aquilani e Nocerino nei ruoli che prediligono (e dove ovviamente rendono di più) quando non c’è Clarenzio che ti fa le faccine scocciate all’atto della comunicazione della formazione, o quando non c’è Gattuso che ti ricorda di essere appunto Gattuso.

Troppo facile era anche prevedere i piagnistei di Mazzarri dopo la sconfitta. Quando vince grazie ad evidentissima cecità arbitrale, il tecnico partenopeo invita gli avversari alla rassegnazione, quando perde nomina il direttore di gara a prescindere, anche se quest’ultimo non c’entra una mazza. Davvero, quest’uomo, Mazzarri,  non ha un minimo di pudore. Neppure Mourinho dispone di una faccia così tosta. Cliccare qui per rinfrescare la memoria (anche se sono trascorsi appena quindici giorni e non sarebbe necessario rinfrescare alcunché), mentre al tecnico del Chiagniefotti Team è troppo facile indirizzare una fragorosa pernacchia:

PPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

Gli eroi del triplete, esaurito l’entusiasmo per l’arrivo del nuovo tecnico, che peraltro il tifo neroazzurro aveva insultato sino a poco tempo fa soltanto perché stava sul cazzo a Mourinho, stanno lentamente scivolando verso l’abisso della zona-retrocessione. Sono tuttavia certo che si riprenderanno, sarebbe troppo bello un regalo del genere a fine stagione. I prescritti in B, intendo. Sarebbe senz’altro una figata, firmerei per una nostra stagione da zeru tituli sin da adesso pur di godere di una gioia di questa portata. Ma restiamo coi piedi per terra; ripeto: purtroppo si riprenderanno, perché non sono così scarsi. Però neppure sono granché, la squadra del triplete è definitivamente tramontata. L’avevo previsto in tempi non sospetti in questo post motivando in modo equilibrato e scevro da livore i miei ragionamenti, o almeno questo era il mio intento, ma qualche lurker bauscia – nonché grandissimo pirla – se ne risentì parecchio. Troppo facile pure in questo caso spernacchiarli, ma lo farò comunque, e di persona, senza delegare il mitico Albertone: PPPPPRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!

Credo che sarà troppo facile anche per i Gobbi piallare il Chievo questo pomeriggio. Auguro loro di farcela, con tutto il cuore.

MILAN-PALERMO 3-0

Posted in Screw with tags , , , , , , , on 16 ottobre 2011 by kalunaat

Il folletto è tornato...

Seconda vittoria stagionale in campionato per il Milan, sempre tra le mura amiche di san Siro: a farne le spese, al termine di una prestazione veramente molto convincente, quel Palermo che tanto era stato la nostra bestia nera la scorsa stagione.

Il Milan scende in campo in questo anticipo con Abbiati in porta, una linea difensiva costituita dai titolari, a centrocampo con i due nuovi acquisti Nocerino ed Aquilani affiancati da Van Bommel e in avanti con Cassano a supporto di Ibra e del rientrante Robinho.

Nel primo tempo i ragazzi controllano davvero bene senza correre alcun rischio, fermo restando che le manovre sono sempre lente e leziose e che troppe volte si cerca di sfondare invano per vie centrali; i rosanero non fanno davvero nulla per pungere ma neppure sembrano subire chissà quali patemi. Robinho sembra un vero e proprio uomo in meno tra cross sbagliati e controlli indescrivibili (in senso negativo), ma, diciamocelo, mai dire mai quando si tratta del folletto numero 70. Al 36′, Ibra libera molto bene sulla sinistra il brasiliano che cerca di segnare con due conclusioni entrambe ribattute dal portiere ospite (la seconda finisce in angolo); ciò è in realtà il preludio alla nostra prima marcatura al minuto 39′: Zlatan allarga sulla sinistra per Aquilani che accentra di testa per l’ex palermitano Nocerino, il quale non deve davvero faticare più di tanto per insaccare con un tocco di prima.

Il Milan, giunti a questo punto, trova con molta più facilità gli spazi di cui necessita e, nei minuti finali, riesce ad impensierire la retroguardia siciliana con un paio di incursioni rispettivamente di Cassano prima e di Ibra poi…

E pensare che, per almeno una trentina di minuti, non è che il Palermo fosse stato impensierito più di tanto dalle nostre incursioni; le occasioni più ghiotte per noi, fra l’altro, derivano da svarioni difensivi degli ospiti, ma né Robinho prima né Ibra poi ne approfittano. Inconsistente invece il Palermo, con sporadici tiri abbondantemente al di fuori dello specchio della porta. Non paghi, ecco l’ennesimo infortunio questa volta a Thiago Silva: cuore di drago viene duramente colpito durante un contrasto di gioco e resta a terra per qualche minuto; si riprende, ma zoppicando, prova a stringere i denti ma la sostituzione al 33′ con Bonera è inevitabile…

Meritatamente in vantaggio, nel secondo tempo il Diavolo si dimostra molto più tonico e gli spazi non sempre disponibili nei primi 45′ ora abbondano che è una meraviglia: Ibra, Binho e Fantantonio sanno tutti e tre alternarsi tra il ruolo di punta e quello di rifinitore, dimostrando peraltro un’intesa perfetta; il predominio è netto e i gol che chiudono la partita sono solo la logica conseguenza di una forma decisamente migliore ripsetto a Torino, di un possesso palla sul 70% circa e di un tasso tecnico obiettivamente più elevato.

Al 54′ Robinho è lesto a farsi trovare solo a tu per tu con Tzorvas e a superarlo con un bel diagonale (gran lavoro di Ibra nel pescare il brasiliano); al 62′ il gol del definitivo 3-0: Abate spinge di prepotenza sulla sinistra e accentra verso Cassano, che chiude i giochi con una girata sulla quale Tzorvas non può davvero fare nulla…

Allegri, in vista dell’imminente impegno di Champions League, fa rifiatare Robinho per Emanuelson e Cassano per il giovane faraone El Shaarawy; c’è spazio per altre azioni pericolose (su tutte, una bordata di Aquilani respinta coi pugni dall’estremo difensore palermitano al 79′ e due punizioni di Zlatan all’87′ e 89′) fino al triplice fischio di Valeri al 92‘.

CONSIDERAZIONI:

Seconda vittoria in campionato, la prima veramente convincente quest’anno. Si sono riviste tante delle cose buone viste lo scorso anno e che tanto hanno fatto la differenza quando si è trattato di vincere: su tutte, una ritrovata solidità difensiva. Difficile comunque quanto ciò corrisponda al vero data la pochezza degli avversari, ma questa è comunque la terza partita delle ultime quattro giocate senza avere subito reti

Robinho è tornato e si è fatto trovare in gran forma, la speranza è quella di ritrovare ben presto anche gli altri (sperando che Thiago non abbia niente di serio); ottimo il centrocampo, con i neo acquisti che, stasera, si sono fatto trovare pronti e all’altezza della situazione. Bravi comunque tutti, concentrati e carichi al punto giusto; se non si soffre neppure con Bonera centrale

Se, a furia di dire che si è stanchi di giocare a calcio e che ci si vuole ritirare al più presto, le prestazioni sono di questo tipo, beh, allora autorizzo tutti i nostri giocatori a fare le stesse dichiarazioni di Zlatan e Fantantonio; non sia mai…

La strada è certamente ancora lunga ma, tenuto conto che, almeno stasera, il Napoli ha clamorosamente toppato la sua fuga perdendo in casa contro il Parma, colmare l’attuale gap con chi ci sta avanti non sembra proprio cosa impossibile…

Crederci sempre…

Per non dimenticare…

Posted in Screw with tags , , , , on 2 ottobre 2011 by marcovan

Questa volta gliel’hanno fregata. Questa volta i cugini hanno pienamente ragione a strillare. I piagnistei  fanno parte della tradizione, senza quelli si sentirebbero meno interisti, meno bauscia, ma l’errore dell’arbitro Rocchi, l’unico errore grave tutto sommato commesso, ha indirizzato l’esito favorevole dell’incontro decisamente verso un’unica direzione: Napoli. Perché fino a quell’errore si era vista una buona Inter e una gara equilibrata. Perché il fallo commesso da Obi che ha causato l’assegnazione del rigore, oltre ad essere estremamente dubbio e quindi non meritevole dell’espulsione comminata al giocatore, è avvenuto almeno un metro fuori dall’area.

Non che ci provi un gran gusto a schierarmi al fianco dei piangina per antonomasia eh? So benissimo che, alla prima partita in cui verranno favoriti da sviste arbitrali essi negheranno l’evidenza e continueranno per l’eternità a rinfacciare l’episodio di ieri sera, magari aggiungendolo a quel famigerato scontro Ronaldo-Juliano risalente al millennio scorso, e a numerosissimi altri, per la maggior parte inventati, con i quali sono soliti scassare la minchia al prossimo. Tuttavia ciò che è giusto è giusto: ieri sera è stato sottratto loro molto, troppo. Involontariamente, beninteso, però è stato fatto. Inoltre ‘o Ciuccio, nelle persone del presidente e del tecnico, si rende da tempo, dacché ha percepito l’odore della vetta, costantemente protagonista di vergognose sceneggiate aventi il chiaro scopo di condizionare l’operato di arbitri e sistema, atteggiamento di cui, a quanto pare, sta cominciando a raccogliere i frutti.

Schifosamente disoneste le dichiarazioni di Mazzarri  ieri sera: non soltanto il (bravissimo) tecnico toscano ha minimizzato le sacrosante proteste dei prescritti ricordando che gli errori esistono per tutti, ma ha pure chiamato in causa il Milan (e ti pareva?) che non c’entrava una mazza, riesumando un rigore concesso a nostro favore contro il Napoli l’anno scorso, rigore che peraltro c’era tutta la vita, a differenza di quello di ieri sera che, come detto, manco era fallo ma che comunque, se proprio doveva essere giudicato falloso l’innocuo contatto fra i due atleti, era avvenuto abbondantemente fuori area. In pratica, il signor Mazzarri, quando viene favorito richiama all’equilibrio e invita gli avversari danneggiati alla rassegnazione, in caso contrario strilla come un’aquila. Quando si dice la faccia come il culo…

Ora, giacché ho una Juve a cui pensare, di questi bisticci successivi al derby fra chiagniefotti d’Italia normalmente non mi curerei. Però in Italia è purtroppo necessario annotare tutto e, come già ho scritto qualche post fa, tenere lì e ricordare. Perché verrà il momento in cui i chiagniefotti dalla memoria corta, in genere cugini e ciucci ieri momentaneamente divisi ma  di solito accomunati dai medesimi deliri, ci rinfacceranno qualcosa. Ed io avrò materiale in abbondanza per seppellirli di links, statene certi.

Vabbe’, comunque stasera giocheremo così. Forse.

La probabile formazione anti-gobbi

Una partita da non dimenticare

Posted in Screw with tags , , , on 19 settembre 2011 by marcovan

Un arbitro, un uomo

La mia opinione sugli arbitri è conosciuta: essi fanno parte di quell’aspetto imponderabile del gioco che ne decreta lo stupefacente successo planetario. Gli arbitri sono come lo stelo d’erba che sposta di un millimetro la palla, la quale poi, anziché insaccarsi in rete, si stampa sul palo e schizza fuori.  Gli arbitri sono come i calciatori, che possono sbagliare uno stop o un gol già fatto, che possono incappare in una giornata storta per mille ragioni, ad esempio che so, perché la figlia del datore di lavoro prosciuga loro il midollo e rende le gambe e la testa di pastafrolla.

Gli arbitri sono uomini, e come tali fallibili.  Ieri sera Tagliavento ha fallito molto. Casualmente a favore del Napoli ma, non essendo in serata, avrebbe potuto benissimo sbagliare a nostro favore. Soltanto la casualità ha voluto che egli non scorgesse un fallo di mano evidente di Cannavaro nella propria area, o si lasciasse sfuggire una fischiata che ha negato il vantaggio ad un Pato che,  per una frazione di secondo, avendo chissà come per un attimo scordato la ‘cosina’ di Barbarella, si era svegliato dal torpore e si trovava ormai a tu per tu con De Sanctis. Ma anche in generale, soltanto la casualità ha voluto una conduzione di gara non precisamente sfavorevole al Napoli.

Proprio per questo vorrei che ci si ricordasse di questa partita in futuro, (sia ben chiaro, persa esclusivamente per meriti del Napoli e nostra dabbenaggine). Poiché verrà certamente il giorno in cui, casualmente, il Napoli subirà a sua volta la cattiva giornata del direttore di gara. O di un assistente. O del quarto uomo. O di chi sa Dio. Ed in quel frangente, gradiremmo non essere costretti ad assistere alle pagliacciate di De Laurentiis e Mazzarri, alle loro sceneggiate da maestri del chiagniefotti. Roba vista ampiamente in passato e senza la quale mai mi sarei sognato di scrivere un post come questo, un post riguardante l’arbitraggio durante una nostra o altrui gara.

Ad ogni modo, complimenti al Ciuccio. Bravo presidente, ottimo allenatore, bella squadra.

Proviamo ‘o Faraone!

Posted in Screw with tags , , on 17 settembre 2011 by marcovan

Di Cassano volevo parlare da un po’. E male per giunta.  E’ nota la mia avversione per questo giocatore, risalente al serpeggiare delle prime voci che paventavano il suo arrivo in rossonero. Avversione dovuta a motivi caratteriali soprattutto, poiché sono convinto che, per propria innata indole, per  bisogno fisiologico, qualche casino il barese prima o poi lo debba piantare ovunque vada a giocare. Ma avversione dovuta anche a motivi tecnici: di foca statica c’era già Dinho, una volta liberatici di lui non v’era ragione alcuna di sostituirlo con un tipo di pari caratteristiche, però molto meno forte e assai più cagacazzo. A questo ci aggiungo la mia personale diffidenza nei confronti di quei giocatori professionisti che, una volta a torso nudo, non esibiscono neppure un accenno di tartaruga nell’addome.

Nonostante l’avversione di cui sopra, devo ammettere che la scorsa stagione Fantantonio ha fatto bene. Diciamo benino va’, non esageriamo. Qualche assist, qualche gol, qualche minuto di respiro per i titolari. Insomma, è stato utile alla causa e, per quanto ne sappiamo, non ha creato problemi di spogliatoio, anzi tutt’altro, pare che i cavalli di razza nonché mammasantissima tipo Ibra lo abbiano trovato  estremamente divertente. Ma Cassano si sa, dopo un po’ fa le bizze.

Sembra che all’inizio di questa stagione Cassano abbia cominciato a manifestare segni di malcontento. Alberto Costa, cronista del Corriere Della Sera, ha scritto un articolo in cui vengono rivelate frasi colme di disappunto del barese circa il presunto potere di alcuni elementi – i soliti senatori – all’interno della rosa rossonera; a parte il fatto che non ci sarebbe niente di scandaloso in questo, visto che l’autorità dei senatori è notevole in ogni club professionistico del mondo, non ho letto l’articolo e non ho elementi per giudicare né il contenuto in sé né le presunte parole di Cassano. Tuttavia è facile intuire che man mano che passerà il tempo, specie se il minutaggio del barese dovesse calare (come ritengo sia inevitabile), qualche problema nascerà di certo. Ed i problemi, ancorché piccoli, quando c’è di mezzo Cassano chissà perché in genere si trasformano in bombe atomiche.

A Barcellona Cassano è stato l’uomo in meno della squadra. Ci ha lasciati in dieci. Non che Pato si sia sbattuto come un pazzo, d’altronde lui c’ha perennemente stampata nel cervello la patatina di Barbarella ed è comprensibilmente distratto. Però, malgrado la distrazione, non ci ha lasciati in nove. La sua indole mansueta, la patatina di Barbarella, i millemila culè urlanti, il fascino soffocante del Camp Nou, non gli hanno impedito di fare un eurogol e, per lo meno nei primi minuti del primo tempo, di sfiorare il raddoppio. Cassano, al contrario del brasilero trombante, non si è visto. A volte, martedì sera, ho dubitato addirittura della sua presenza. Ripeto: ci ha lasciati in dieci, a causa dei suoi limiti mentali e fisici. Non correva, non difendeva un minimo, neppure faceva ciò che più sarebbe stato nelle sue corde, ossia tenere la palla, difenderla per più di mezzo secondo in modo che la squadra potesse ogni tanto rifiatare. Cazzo, se la palla non ti arriva perché quegli indemoniati in blaugrana giocano a flipper fra loro, muovi quel culone e giustifica il sontuoso stipendio mettendoti ogni tanto anche tu nelle loro linee di passaggio!

Domani abbiamo ‘O Ciuccio, caricato a mille dalla notte di Manchester. E successivamente dai media: giuro, ho acceso la TV senza conoscere il risultato, e dopo ben quindici minuti che ascoltavo i cronisti lodare sperticatamente i partenopei mi ero ormai convinto che questi ultimi avessero espugnato Manchester sponda City con un rotondo tre a zero; poi una didascalia per fortuna mi ha rivelato la verità. Ma a parte questo il Napoli è estremamente pericoloso di suo, e Cassano in campo domenica non lo voglio assolutamente vedere. Lo so che Fantantonio sarà fresco e riposato dopo la serata di Champions non avendo egli  mosso un dito per novanta minuti, ma non voglio restare in dieci anche al San Paolo già dal primo minuto; non possiamo permettercelo, perché la dose di culo non dura in eterno.

Dentro il Faraone quindi, il quale più del nulla assoluto si suppone sia in grado di fare. In fondo non sono stato io a presentare questo diciottenne di talento come un acquisto importante del mercato estivo. Proviamolo nonostante l’inquietante capigliatura. Proviamolo, cribbio!